Frame rate, definizione, qualità audio: tutto nella visione del bambino mai cresciuto è una distorsione senza confini.
Tra l’immaginario ed il reale o, più semplicemente, sovrapposto al sogno.
And they’re here, they want to meet you
They want to play with you
So take the dream
Parrebbe un caleidoscopio frattale nel quale rilasciare la continuità degli eventi per poterne creare algoritmi soddisfacenti.
E’ pura follia solo accampare ipotesi di cotesta entità. La realtà non è un insieme matematico se non nella sua discretizzazione per quanto univoca.
La visione del bambino mai cresciuto varia e si perpetua nella testa elettrica (nacque, tempo fa, ElectroHead), significativamente priva d’ogni logica e comprensione se non la follia del suo stesso portatore [mal]sano.
Incomprensibile? Ai più probabilmente. Tutto ciò ha poca importanza trattandosi di flusso mesmerico esclusivamente per il portatore.
Il rimanente è tra l’immaginario ed il reale o, più semplicemente, sovrapposto al sogno in un’anomalia sempiterna.
Un commento su “Anomalie dello spettro visivo”
tell me, what is reality? tell me…