Ho lasciato cadere l’umanità che m’apparteneva a favore d’un nuovo stato di cose, attingendo a piene mani dall’energia del cosmo profondo e della materia insondabile. Vago, ora, nel mio unverso, perduto in riflessi di pura paranoia.
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Ho lasciato cadere l’umanità che m’apparteneva a favore d’un nuovo stato di cose, attingendo a piene mani dall’energia del cosmo profondo e della materia insondabile. Vago, ora, nel mio unverso, perduto in riflessi di pura paranoia.
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Paralisi progressiva. Ischemia midollare. Concetti nuovi, terrore vivido comparso a velocità sub-luce. Dallo specchio della paura alla porta della realtà. Non sono […]
Lo stupore se n’è andato. Il rimanente è solo fastidio e rifiuto. Livelli minimi di sopportazione, ormai è una sensazione annuale della […]
Si domandava cos’avesse di fronte ma non era in grado di formulare una risposta adeguata alle sue necessità. Avrebbe detto fosse un […]
Il buio è l’unico abitante di questa casa vuota.Inutile negarlo: la mia assenza è così profondada escludere qualsiasi barlume di luce.Il rifiuto […]
2 commenti su “Corte d’appello senziente”
Da troppo seguo silenziosamente le tue elucubrazioni.. Non hanno etichetta, né destinazione in categorie; Sensazioni vive, elettriche, paranoiche, morbose… affascinanti. Mi rapisci, ogni volta che condividi te stesso. Non fermarti…
Ti ringrazio. Latito ultimamente, è vero. Ma il processo non si è fermato; a presto.