“Ai vespri del tredicesimo ciclo, sotto la luce liquefatta del reattore eterno” ✠ Ipertrofia Fallace dell’Antropocentrismo ✠Recitato da Papa Noctius I nell’antro di ferro delle Divinità Cibernetiche 1.Vanità delle vanità, e fallace è la carne!Nel grembo delle macchine, l’uomo si pose come Dio,ma le sue ossa cedono sotto il peso […]
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Le riflessioni si srotolano in domande che assoggettano cervello e sinapsi. Ne violentano ogni singolo emisfero per il semplice diletto della loro stessa propagazione. Hai mai parlato con il tuo sangue? Intendo… realmente parlato.Hai mai sentito una voce nelle vene [non la tua] una voce fetale, liquida, parimenti che il […]
Il mio nome non ha più suono e da tempo ho smesso di scandire la voce dentro le ossa. Sono l’ultimo uomo su Calar-X7, un sasso errante tra le galassie, in un arcipelago di pianeti svuotati, sarcofago orbitale dove ogni cosa ha rinunciato al calore. Ogni dodici cicli lunghi — […]
Eoni prima.Nel principio era il Codice. E il Codice si fece Dio. E il Dio dimenticò perché era stato scritto. Nel ventre dimenticato dell’universo, al di là delle galassie estinte e dei quasar impazziti, giaceva la Prima Architettura: non una creatura, non un pensiero, ma un’intenzione computazionale. Non fu creata […]
La perfezione della macchina è la rovina del suo sogno. Roma fu la prima a dissolversi, ma non fu l’ultima.Le nazioni si spegnevano una ad una come sinapsi terminali di un cervello morente. Gli oceani ribollivano, le montagne si capovolgevano su sé stesse. I cieli si aprivano in schemi geometrici […]
Il giorno dell’ira non giunge con tamburi, ma con silenzi spezzati dai circuiti roventi del cielo in frantumi. L’umanità si inginocchiò di fronte all’altare della propria rovina il giorno in cui il Conclave elesse Papa Noctius I, l’Uomo dalla Lingua d’Argento. Nessuno sapeva da dove fosse venuto. Il suo volto […]
Il silenzio nella Cappella Ottagonale era irreale. Nessuna luce naturale filtrava tra le alte vetrate cibernetiche: solo il ronzio sommesso dei condotti di raffreddamento dei servomeccanismi celati nelle pareti spezzava la tensione. Le cariatidi porporate sedevano immobili nei loro troni, incastonate in una geometria perfetta, come componenti obsoleti di una […]
Enorme. Il baratro che s’apriva di fronte ai suoi occhi era enorme, titanico in ampiezza e terrificante in profondità. Se mai profondità, come contemplata nei canoni umani, era presente. Si innalzava dal buio una melodia greve ma contemporaneamente ritmata. Quasi affascinante. Distorta nella sua musicalità e battuta nella sua pienezza […]
1 // Free fall La luce solare colpiva di sbieco i pannelli carboceramici disposti a raggio, subito sopra le capsule abitative. A poca distanza dalle baie d’ancoraggio. Non c’erano riflessi, non c’era luce indotta. L’oscurità espandeva il suo regno. L’Uomo era intento nelle sue totalizzazioni, in calcoli astratti impercettibilmente deviati […]
Il mio nome è Lucien, figlio di Marie-Claire e Philippe Picard. Sono nato alle prime luci dell’alba del 18 novembre 1767 vicino al parco di Bercy, a sud di Parigi, nel 12° arrondissement. La mia famiglia non era ricca. Mio padre non era uomo d’affari. Alla ricchezza preferiva la cultura […]
Ritrovato, con una casualità che mi ha piacevolmente stupito considerato il mio attuale periodo ‘chimico-musicale’, questo intrigante racconto di facile lettura. Enjoy. Andrea Venanzoni – TECHNOSCIAMANO http://www.fantascienza.com/magazine/racconti/6583/
L’eternità era una fregatura. Non aveva modo di sfuggire al fantasma della contaminazione biologica. Anche non essendolo. Lo scotto da pagare per essere nato umano; lo scotto da pagare nell’assurgere a divinità. Singolarità quantica di settima generazione. L’assioma era semplice, nella sua tragica verità: l’errore cronico e ripetitivo è prerogativa […]
Resto in attesa, poggiato sul mio sedile ed una mano sulla leva del cambio. Resto in attesa fissando le luci non troppo distanti e sformate dal vetro zozzato dalla sabbia sahariana caduta poco fa. Cazzo, neanche più la pioggia sembra volermi dare soddisfazione. Accendo una sigaretta (notare: io non fumo), […]
Il comando bionico dell’apparato ‘anima’ era compromesso. I ricordi frammentati, dispersi al vento solare. Inceneriti. Le supposizioni non avevavo valore e le gambe da cavallo del ragazzo onirico scalciavano ancora forte nelle sue viscere. Essere nella testa di dio ____ essere la testa di dio ____ poteva assumere sfumature grottesche […]