Certezze e paradigmi evaporati nel buio; solitudine mentale affligge come cronicità inestirpabili, nel malessere più profondo, i ‘visceri’.
Nessun reset applicabile, nessuna formattazione prevista.
Bug cablato, sviluppato ‘come tenia intestinale’, non eradicabile.
Dubbio come processo sempre attivo: prosciuga risorse dal sistema ‘umano’. Animo (?) teso alla speranza (?): istantanea grottesca.
Liberazione? Non v’è via d’uscita; se non la completa distruzione di qualsiasi rapporto emotivo-emozionale che abbia pretesa di persecuzione.