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||:. The Players – Banquet Of Rotten .:||

== NON TRATTIAMO SUL DOLORE ==
== ALLEVIAMO IL PECCATO COME FONTE DI SOSTENTAMENTO ==

 

* Antipasto – convitato Uno – il casuale
Gli scampi non erano ottimi. Intendiamoci… cotti alla perfezione, salati al punto giusto, Barbieri o Canavacciuolo docet. La salsina poi, era deliziosa! Rendeva gustosa una pietanza che, di per sè, non è propriamente l’apoteosi del sapore. Però la lucentezza che emanavano quei decapodi rifletteva un’aura strana. Inoltre, ma non era completamente certo, il colore degli scampi generalmente tende a tinte arancio/rosa sfumate, qua e là, di bianco perlaceo. Perché, allora, questi erano quasi marroni? Oltretutto, d’un marrone cangiante…inizialmente bronzeo. Adesso scuro. Molto scuro. Mutavano pure nella forma. Le code s’arricciavanao ulteriormente e più del dovuto, le teste s’ingrossavano abnormemente parimenti ai piccoli neri bulbi oculari. Le antenne (non avrebbe saputo definirle diversamente) vibravano!
Iniziarono a muoversi e a sciogliersi e a macchiarsi di marronerossonero: una tinta poco descrivibile. Prima la certezza, poi cominciarono gli sforzi ed i primi conati. Nessuno si girava ad osservarlo. Vomitò tutto sul piatto. Non era cibo semidigerito. Era merda…pura e semplice. Schifosa e maleodorante. Svenne battendo la faccia sul piatto ormai ricoperto e brulicante di quegli esseri simili a diarrea vivente.

 

Recesso >> Solcava i vortici del marciume in uno stato di catalessi e di sforzi esofagei. Il dolore era reale. Il dolore non voleva andarsene. Persistenza?

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* Primo piatto – Convitato Due – il professionista
La situazione era scocciante. Nell’ordine: sono stato invitato, quindi sbattuto nell’angolo più sfigato del tavolo, nonché bellamente ignorato dagli altri commensali (per quanto nessuno si stia filando manco di striscio). Uno può domandarsi che cazzo di pranzo è se il momento di convivialità viene meno o non si manifesta proprio? Misteri. Comunque sia, l’antipasto non è stato male. Niente da far urlare al miracolo, eppur discreto. Adesso i camerieri stanno introducendo il primo. Li osservo con attenzione e di certo il padrone di casa deve essere ben strano per farli servire con guanti di pesante gomma scura. Quelle mani guantate mi inquietano un poco. Oh, arriva il piatto. Eccheccazzo! Te li spacciano sempre per eventi di ”haute cousine”…e che ti servono? Cocktail di scampi e un primino a base di spaghetti conditi. Il solito impiattamento in coppa-pasta, il solito filo d’olio a crudo per dare lucidità; alcuni lo credono necessario.
[APPUNTI] All’esame pratico la consistenza ed il punto di scolatura sono ottimali, la sapidità perfetta. Alcune tracce di residui probabilmente non ben digeriti; questo è un difetto. Gli standard richiedono defecatio di aspetto consistente ma cremosa e senza grumi. Alcuni chef utilizzano il frullatore ad immersione nel caso di feci adulte, altri prediligono l’utilizzo di merda di fanciullo appositamente selezionata. In questo caso si palesa l’inesperienza del capo cuoco. [FINE APPUNTI]

 

Recesso >> Solcava i vortici del marciume in stato cosciente. Ne apprezzava i contorni rarefatti e spigolosi. Il dolore era un’antica presenza che non impauriva più. Rassegnazione?

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* Secondo piatto – Convitato Tre – l’entusiasta
Per trovare feci così elaborate devi avere un pacco di soldi. Allevare ‘i sacchi’ per mesi, se non anni, interi e nutrirli con materie prime d’altissima qualità. Sarebbe stato curioso di vedere la farm. Quella volta che ne aveva visitata una era stato uno spettacolo: batterie di uomini e donne, partorienti e non, bambini. Tutti ordinatamente incatenati a rastrelliere inox nella loro obesità controllata. I sistemi di pompaggio erano, poi, qualcosa di fantascientifico. Ipnosi e VR forzavano la mente a credere che la fame _non_fosse_mai_finita_. E sonde anali collegate a mainframe sempre in mappatura di controllo della quantità/qualità della feci prodotte. Al minimo difetto relativo a peso/sapore/odore le variabili di alimentazione venivano corrette nelle dosi e nei macronutrienti. Spettacolo: un tubo in bocca ed un tubo in culo. Tutto ridotto a organismo produttivo. Sacchi, per l’appunto. D’altronde lo smisurato aumento del numero di essere umani e le, sempre più profonde incontrollabili, maree umane in viaggio da sud verso nord avevano creato le ‘prostitute della merda’. A volte le catene sono una pacifica sicurezza per sfamare i mangiamerda.

 

Recesso >> Solcava i vortici del marciume in piena euforia. Ne apprezzava i contorni estatici. Il dolore era un dolce compagno di viaggio. Innamoramento?

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*Dessert – panorama della terrazza
Il.sole.piatto.in.plastica.pressofusa.
attende.triste.e.pallido.
come.recipiente.senza.volto.
d’essere.inghiottito.dal.mare.
marrone.scuro.cangiante.
nell’umorale.spettro.olfattivo.

 

Recesso >> Nostro è il banchetto nel solcare i vortici del marciume. Senza volontà, privi di controllo e coscienza. Cresce per immobilità conclamata. La merda, in fondo, è tutt’intorno. Se ne può captare l’odore: di cose espulse, ormai rancide. Perchè inconsapevolmente, senza pensarci troppo, noi stessi non ne abbiamo voluto sapere. Fisiologicamente siamo progettati per allontanare le cose che non ci interessano, con meccanismi automatici e riflessi involontari. A volte ne godiamo della liberazione del ‘peso sullo stomaco’ (tutti i doppi sensi sono voluti). E senza fretta, camminiamo. Ci immergiamo in essa, sguazzando come vermi. Nel muoverci, piccoli zampilli nero/marrone volteggiano privi di gravità nell’assurdo scorrere temporale tra morti, disgrazie, deliri e visioni dall’ormai mancato interesse.
Nulla sorride più alla razza dei putridi.

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