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Dis-continuity

Servono lame perché la gente è una merda [premessa].
Servono armi di distruzione di massa per aumentare la percentuale d’ossigeno disponibile ai pochi [enunciato].
Appare chiaro che la convivenza è divenuta oltremodo problematica se non impossibile [assioma].

Serate cinesi di fronte a piatti che scorrono su carrelli di vetro a centro tavolo e dal contenuto strappato direttamente da pellicole alla ‘ExistenZ’. Discorsi strambi di parole slegate simili a cavallette che saltano di palo in frasca per proiettarsi fin giù nel buio delle conversazioni lasciate a metà. Progetti-proposte-proiezioni ideali d’immagini weird fuori controllo. Il caleidoscopio partorito dalla mente delirante porta con sé minuti e secondi di piacevole superficiale serenità, disancorato dal macigno di tutti i giorni in loop routine costante.
Il tramonto impacchettato nel biscottino della fortuna porta accompagna in pellegrinaggio al luogo dalle piastrelle linde e dei polipi giganti. Il luogo delle vasche terminali dal fondo salato e dei coltelli appesi.
HellRasier ed il giaciglio delle moriture partorienti [Incipit].
Hostel deterso alla candeggina, l’ospedaliero pavimento che preferirei ri[s]coperto di sangue.
Hotel Overlook, la dispensa. Luoghi nei quali _non_ esiste sorta di luccicanza. Perché tutto è risucchiato dall’orizzonte del Buco Nero.

Accarezzando le lame assaporarne il filo e le incongruità dopo la guerra con le squame dell’animale muto prima e dopo la morte.

La traversa da macellaio di pelle pesante e borchie arrugginite ha la consistenza perfetta e le mani [pur senza guanti] affonderebbero volentieri nel ventre molle dei bovini esseri umani dalla pelle candida. Appesi dai piedi al pavimento, sciacquati ininterrottamente dal sale grosso tra le lacrime. Ogni parola ed ogni giudizio sarebbe taglio trasversale. Un’incisione a Y su pelo vivo, carne sofferente, calde emozioni di paura.

Perché il mondo è popolato di coprofagi e l’unica compassione possibile è un prolungato dolore che trasmetta gioia. Abbiamo lame nel profondo dell’animo e cuore discontinuo.

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