Un viaggio verso il luogo nel quale i morti respirano, attraversando popoli che non hanno piú vita. Incertezza e paura nell’incedere lento e malfermo. Sole pallido privo di volontà, il suo fuoco (il fuoco) non brucia ormai piú. Nel mentre: plastiche abbandonate da netturbini distratti, cartelli divorati dalla ruggine, alberi piegati dalla loro stessa vecchiaia. Immagini senza filo conduttore e pensieri randomici ripresi da banchi di memoria volatile, ammassati nella memoria persistente. Anch’essi prima o poi termineranno la loro conduzione in un trito di sinpasi scomposte. Un luogo nel quale i morti respirano.
AUTORE
H.M.I.
Una singola personalità [singolarità] nel mondo reale e nel grande mare dell'informatica.
[I am the Virus, the death out the mechanics]
[I'm fucking sociopathic but I lie very well]
403 articoli
Potrebbe anche interessarti
L’orologio ha ticchettato. Lancette mai ferme in forma umana d’energumeno un tot al quintale. Senza pausa od arresto. Lavori svolti e portati […]
Gironi senza respiro.
I mostri che abitano le notti domenicali hanno boccagli perchè privi di respiro.
I mostri delle corsie non hanno volto né figura perchè i bordi sono indistinti colori tenui in scioglimento.