..:: Understanding is not necessary ::..

Soffocare XX – Decelerazioni

I mostri della velocità sensoriale sono tipi strani: non trattengono nessuna tua pulsione ne si preoccupano di lasciare la briglia sciolta (come il cane sguinzagliato ma privo di richiamo). Perché ripongono massima fiducia nella capacità di errare e reiterare.

I mostri della velocità sono piccoli demoni balzellanti che ridono sguaiatamente e prendono per il culo. Nient’altro hanno da fare mentre si allacciano il casco sulla testa a forma di pene. Sono cazzari arroganti e cazzoni saputelli; difficilmente rallentano nel tentativo di fermare qualsivoglia processo disturbato e disturbante.

I mostri della velocità attendono lo schianto dopo aver lanciato l’intero essere fin quasi a fermare il tempo in una stasi di benessere subluminale (quale utopia maligna). Perché lo schianto emotivo _puntualmente_ _irrimediabilmente_ si perpetua con ciclica costanza.

I mostri della velocità sensoriale se la ridono nell’osservare gli schizzi di sangue e le particelle dell’Io disintegrarsi e disperdersi nell’etere; come il segnale disturbato del digitale terrestre. Anche se tutto rimane alieno. Alieno in quanto non computabile.

I mostri della velocità sensoriale sono componenti emotivi che auto-sabotano la propria integrità con piccoli gesti masochistici. Micro variazioni nel tempo non intercettabili dai sistemi di debug standard. Ma, nell’accumularsi, causa sistemica di collasso per l’infrastruttura ‘umano‘.

Parliamo di decelerazioni brutali che tagliano fiato e respiro e dalle quali è impossibile esulare in quanto facenti parte dei quotidiani comportamenti abituali che caratterizzano il Sè. Oggi si soffoca ad alta velocità.

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