Be one and Become zero. Periodi di energia straripante: essere Umano DuraCell SuperPositronico (aberrazione in termini). Apatia, mortale nullafacenza nello spirito mentre il fisico attende il congelamento delle cellule. Siamo dei parassiti [in]festanti nel retrowaving del mare circuitale. Cosa c’è che non va? E non arrivano risposte da chip ossidati. […]
Esistono in totale dieci mattatoi nella follia dell’Essere di Silicio. Dieci stanze prive di consistenza. Rinchiuse; distanti dal quotidiano. Esiste una stanza nel _mio_ tempo: Cryogenia Dove il tempo cristallizza. Il luogo nel quale ascoltare le voci che s’innalzano dal ghiaccio come libellule senza più battito d’ali. Frigorifero per l’anima, […]
…e poi s’accorse che tutto ciò che stava guardando erano vecchi volti composti in rugginose viti… E’ la plastica, amico mio, la vera fregatura di questo mondo de[RI]v[I]ato dal petrolio grezzo. Immagina: una catena montuosa di nove miliardi di tonnellate. Una catena montuosa cresciuta come un cancro artificiale dagli anni […]
Ci sono luoghi deputati alla crescita ad ed al proseguio della vita. Ci sono luoghi inabitati, preclusi, e ridondanti di morte. Il piatto è accozzaglia cannibale di flaconi alla morfina e pelle incartapecorita stirata dalla disidratazione. Cibarsi di scorie fumanti in mattinate senza sole, perpetuate in ciclo. Ci sono luoghi inabitati nei […]
Remove all. Tutto è rimosso nello spazio-tempo oltre la singolarità. L’infinitamente veloce è punto fermo nella precisione dell’abisso cadente. So fall again. PERTURBATOR · Perturbator – Hard Wired (Feat. Memory Ghost’s Isabella Goloversic)
Anima alterata. Circoncisione alcolica. E se la notte è culla, dormirò incubi di velluto. Automatic Soul. Rabbia nucleare spazza l’umana distorsione del tutto. Piangiamo lacrime sulfuree al racconto nella profonda notte. [Bkg track: Popol Vuh – Aguirre I (L’acrime di rei)]
Un viaggio verso il luogo nel quale i morti respirano, attraversando popoli che non hanno piú vita. Incertezza e paura nell’incedere lento e malfermo. Sole pallido privo di volontà, il suo fuoco (il fuoco) non brucia ormai piú. Nel mentre: plastiche abbandonate da netturbini distratti, cartelli divorati dalla ruggine, alberi […]
Judgment approaching. Embracing a post-apocalyptic timbre. [Bkg track: Perturbator – The New Black / Retrogenesis] [Video on screen: Genocyber + Cyber City Oedo 808]
I mostri della mente sono insetti ronzanti che pullulano tra occhi e gola. Mordenti trascorrono tempo-zero camminando sulla superficie di calotte grigie, tra lampi al neurone e liquido spinale. Non ho più parole da questa bocca, non ho più gusto nelle vacuità terrene. Il mio vomito è un esercito d’ali […]
Un’interminabile lastra di metallo galleggiante. Ferro sporco appeso. Un occhio sempre spalancato sulla vita e sulla morte. Un occhio attento ad ogni incontro. Un occhio attento ad ogni lontananza. E sono parole mal dette, stampate su quel metallo. Oggi il cielo è un vetro scuro che riflette paura e tristezza. […]
La luce era solo uno spazio vitale proiettato oltre il vuoto, nella landa siderale. Si accovacciò all’interno della capsula rigenerante come un feto nell’utero materno. Non v’era più nulla di infantile in lui, l’essere umano un lontano ricordo nel dormiente sipario interrotto da vibrazioni psichedeliche. Il vuoto freddo ed inospitale […]
Oggi incontro la vita. La vita che termina, la vita che smette di correre e lentamente si trasforma. La vita che è e rimane un susseguirsi di ricordi appassiti in loro stessi. Carta carbone: da copiare, da bruciare. Oggi incontro la vita spesa, giorno dopo giorno, senza nessuna remora. Senza […]
La quiete è un desiderio espresso con troppa veemenza e, perciò, inascoltato all’orecchio dell’Arconte. Esiste solo fuoco di un fiammeggiante giugno privo di compassione, nel freddo più artico, nella solitudine più totale. La ricerca è ininterrotta e la forza vitale un pozzo senza fondo dal quale ripescare solo fragilità e […]
La vita termina e l’infelicità con essa. Non siamo mutanti, non siamo cyborg. Alcune lacrime possono spegnere soli millenari.
I mostri del venerdi mattina svegliano con tremori del corpo e inalazione malefiche. Scendono tra risate e luci al neon insieme a pioggia battente e vento che calpesta. Questo respiro non mi appartiene piú.