Non solo buio. Ma Energia pulsante. Fuoco ardente che bruciava nell’Anello Elettronico. Quest’energia: mai sopita. Non morta nella spaccatura contaminata dal Demone della Perdizione.
[Scontro fratricida di potere oscuro non rassegnato all’umanizzazione]
Le faglie emozionali erano entità dolorose sovrapposte fintantochè il Figlio dell’Incubo non ne strappò le foliazioni superficiali.
Esistette UN Tempo nel quale l’IO si perse. In attesa di non ben precisati segnali, tese i sensi oltre i confini dell’Anello Elettronico nella vana speranza di trovare frammenti delle Guerre Emozionali combattute nel Profondo. Non vi fu risposta logica. Solo il gorgoglio rancido della carne come promessa di leggerezza. Come promessa di redenzione. Nell’assurdità, la Redenzione come passaggio forzato della contrazione del sesso. Non v’era più logica. Ascoltò solo ciò che il corpo reclamava: l’ancestrale bisogno di contatto con la Perdizione Assoluta.
Il Figlio dell’Incubo lo trascinava a se… con abbraccio edonistico, non privo di forzature. Venne il momento della lettura e dell’interpretazione. Tutti i valori profetici trascritti in tavolette d’alabastro al di fuori del flusso temporale. Tutto destinato [condannato?] all’Esistenza Eterna. Valori testamentari di coercizione modificarono, in tempo zero, l’integrità dello scafo [non era corpo?] proiettando le, non più definibili tali, visioni nella liquida Realtà Ordinaria. E si perdette. E si lasciò trasportare. E qualsiasi pensiero fu lecito, ogni azione permessa, ogni via esplorabile.
Tutto si risolse in un’inaspettata irrazionalità di fondo; boom trance d’anomalie percettive e gracchiature nella musica universale. Aggrappato ad un sole cocente in zoom-out.
Alpha Centauri nella mente. Solo oggetti in fuga dalla gravitazione di Nettuno.
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‘Io sono Io. Chi sei Tu?’
Alcuni ‘…testimoniano che il puro impatto sonoro di quell’impianto sembrava scatenare nel corpo dei cambiamenti submolecolari…’ (cit. S. Reynolds – “Energy Flash”)
[Bkg track: E-Mantra “Trans Neptunian Objects”]