Verticalizzazioni.
Ascolta il verme che nasce dalla pancia dell’umanità malata ed in fin di vita. E’ un coacervo di voci indistinguibili, sovrapposte al ‘noise‘ ed alle scariche detonanti sotto il metallo. Perchè il metallo è onnipresente, indistruttibile, non prevaricabile.
Puoi dichiarare armonia e pace ma la guerra si evita attraverso una potenza di fuoco maggiore. Flettere i muscoli in posizione di minacciosa assertività.
Ascolta il richiamo a rialzarti. L’olocausto imperante sottotraccia espande i suoi limiti silenzioso ed implacabile; è il serpente di biblica memoria che riaffiora dalle fondamenta dell’animo. Dove il nero è pece e dove l’aria è sulfurea.
Puoi ostentare calma e serenità ma la guerra è un organismo con vita propria. Ragiona come simbionte non svincolabile dall’umana varietà dal puzzo [a]variato.
Ascolta ciò che sei. Asseconda gli istinti abortiti dalle divinità Arcane. Sottrai il non indispensabile.
Rimarrà
* fuoco nucleare,
* fede inflessibile,
* rabbia ancestrale,
* odio viscerale.
– una croce ribaltata impressa nelle carni sanguinanti
– un’ostia blasfema da inghiottire come fellatio
– un sacramento epurativo nel sacrificio collettivo
Holy War Strike.
