Mala tempora currunt sed peiora parantur.
Se e quando i Draghi di mistica memoria torneranno a solcare i cieli dipingendo nubi di fuoco vermiglio, le carni nel liquefarsi assurgeranno a simulacri al calor bianco ed il tanfo renderà l’aria aspra ed irrespirabile. Cavalieri elettrici attraverseranno le distese, oltrepassando i più alti pinnacoli e piegando la maestosità delle rocce millenarie, cosicché tutto possa avvampare in un crescendo d’energia e forza come da tempo immemore non accadeva. La Natura riprenderà il suo posto di antica madre e dominatrice indiscussa relegando l’artificiale ad un complemento insignificante. In attesa che la sfera dell’olocausto discenda, le armate oscureranno il sole fino al termine della guerra, calpestando al suono della marcia carni macellate e ossa spezzate, come esseri anfibi nel lago di sangue. Verrà l’Armageddon e non ce lo aspetteremo; verrà l’Armageddon senza dare preavviso; verrà l’Armageddon di demoni ed angeli coesi.
Verrà L’Armageddon del giudizio.
‘E chi non fu trovato iscritto nel libro della vita venne gettato nello stagno di fuoco.’ [Apocalisse 20.15]