In generale vieni visto come una persona affidabile, non troppo socievole ma neanche pessima.
Di acqua sotto i ponti ne è passata ormai parecchia e l’umidità del tempo si fa sentire a giorni alterni: come il legno dei vecchi galeoni fenici ma senza trattamento contro la salsedine di mare (quel mare che tu ami/odi a seconda delle occasioni).
Il fisico scricchiola e lascia intravedere quei cedimenti che, a fatica, si accettano. Eppure la rabbia c’è sempre. Sopravvive alle onde del tempo. Ai tentativi di moderazione. Al rollercoaster del bene e del male. E non esiste resistenza; non esiste resilienza. Solo fuoco sacro che divampa senza soluzione di continuità.
Fuoco che lascia bruciature nella parte più nascosta e meno accessibile. Bruciature che nulla hanno di fisico e che non guariscono. I tentativi sono vani e l’effimero si rivela per quel che è: effimero privo di valori aggiunti.
2011.04.11: E se tutto l’esplosivo è, ancor di più, compresso da anni di ‘fittizia tranquillità‘ l’unica speranza è in un’esplosione che distrugga tutto. Te compreso. Desiderando con tutto il corpo che, finchè bruci, la fiammata illumini il buio che ti circonda.
2025.07.25: nulla è cambiato.