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Dies Irae X – L’Inferno ha un nuovo Cappellano

Atto I – L’Apostolo della Putrefazione

Quando Papa Bonifacio IX fu eletto, il mondo intero avvertì un fremito fin dentro gli sfinteri più profondi. Le colombe impazzirono e iniziarono a schiantarsi contro le vetrate di San Pietro (i gatti non esultarono per questo). Le statue dei santi si misero a lacrimare bile nera. E nel Congo centrale, una mandria di bambini albini esplose senza motivo apparente.. quasi per un gioco sadico.

Fu solo l’inizio.

Il nuovo Papa aveva occhi come fessure carbonizzate e una voce che sembrava uscita da un grammofono marcio. Aveva abolito il latino, sostituendolo con un miscuglio di lingue morte e vocalizzazioni demoniache, come se stesse tossendo preghiere. Diceva che era tempo di “evangelizzare il Male, perché Dio ha fallito l’esperimento umano.”

I suoi messaggi televisivi venivano trasmessi a reti unificate: appariva vestito con un abito papale cucito di pelle umana ottuagenaria e tatuata di versetti satanici. Dietro di lui, coristi bambini ex zecchini d’oro cantavano inni striduli, mentre venivano lentamente disossati da suore armate di utensili da cucina. Era tutto live in un carnevalesco Videodrome strappabudella.

Atto II – Missionari dell’Apocalisse

Il terzo mondo venne convertito per primo. I missionari giungevano a bordo di cargo volanti antigravità, vomitati direttamente dalla cupola vaticana, ora trasformata in una torre biomeccanica che pulsava come un cuore artificiale.
Tu-Tum… Tu-Tum… una frequenza da far impallidire radioMaria.

Ogni battezzato riceveva un microchip che iniettava loro un fluido nero chiamato Sangue Benedetto. Dopo la prima dose, i fedeli si trasformavano in Zombideli, schiavi con un volto perennemente sorridente dalla carne marcia e dalla voce modulata per cantare inni in loop. Lavoravano instancabilmente nelle Fabbriche del Perdono, costruendo navi crociera spaziali alimentate ad anime. Venivano controllati attraverso aureole artificiali conficcate all’altezza del solco dell’arteria temporale media.

I poveri? Benedetti. Gli affamati? Nutriti di carne umana consacrata. Gli assetati? Abbeverati a una fonte di piscio santo che sgorgava dalle stimmate del Papa.

Nel frattempo, le nazioni occidentali facevano finta di nulla, perché i tassi di disoccupazione erano crollati. “Se funziona, è difficile chiamarlo genocidio.” diceva il premier britannico, mentre firmava contratti con la ditta vaticana SUDARIO & FIGLI™, fornitrice ufficiale di carne da comunione.

Chiamale Risorse.

Atto III – La Cena del Male

In un evento chiamato L’Ultima Cattiveria, Papa Bonifacio IX organizzò una cena mondiale: ogni persona sulla Terra era obbligata a mangiare un pezzetto del suo fegato sacro, spedito per posta in una scatola refrigerata con all’interno anche una preghiera-suicidio. Ai più fortunosi, coloro che quotidianamente si crogiolavano al fuoco sacro della fede spettava il bonus ecclesiale: sacra carne imbevuta di epatite C.

Chi si rifiutava, esplodeva per trasgressione dogmatica in un orgia incensata di inni profani.

La cena ebbe luogo, il fegato venne inghiottito da miliardi. Per un attimo, il mondo si illuminò con una luce rosso vivo, come se il sole avesse avuto un’emorragia.

Poi cominciarono le mutazioni: i corpi si torsero, le lingue si allungarono come tentacoli, la pelle si squamò in rune dallo scheletro impazzito. I figli mangiarono i padri, le madri partorirono crocifissi viventi, e le città si sciolsero in pantani di carne.

Il Papa Bonifacio IX salì in cima al Golgota 2.0, tra i resti dei cardinali impuri soffocati nel sonno, urlando:
“ORA L’INFERNO È EVANGELIZZATO. MA L’INFERNO NON SA COSA LO ASPETTA.”

Nel mentre… le campane ridevano con ugola metallica e tutti i sagrati fecero festa tra fango di carne, sangue e merda.

Il Cappellano sorrise.

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