
Le riflessioni si srotolano in domande che assoggettano cervello e sinapsi. Ne violentano ogni singolo emisfero per il semplice diletto della loro stessa propagazione.
Hai mai parlato con il tuo sangue? Intendo… realmente parlato.
Hai mai sentito una voce nelle vene [non la tua] una voce fetale, liquida, parimenti che il tuo sistema circolatorio si fosse trasformato in un canale di parto aberrato?
No? È normale. Inizialmente, neanch’io.
Hai mai messo l’orecchio contro un muro vivo? Hai mai sentito il grembo di pietra della Cattedrale delle Lame Spezzate pulsare come un cuore drogato dal litio? Hai mai percepito, sotto i tuoi piedi, un’eco… una contrazione uterina cosmica, come se l’architettura stesse cercando di espellerti? Feto deforme dalla normalità mai completata.
Hai mai pregato per essere abortito da un luogo? ..ed una madre che non ti ha partorito?
Hai mai sognato un utero che ti guarda incessantemente? Membrana che non ha volto, se non pareti interne tappezzate di specchi nei quali non sopravvive riflesso alcuno. Hai mai sentito un liquido amniotico che odora di metallo arrugginito e preghiere radioattive?
Sì? Forse, allora, il tuo concepimento è avvenuto sotto la placenta cosmica di Lapsi Ratio.
Hai mai incontrato una suora con la bocca cucita, le carni scoperte, il sesso affamato dalla risata isterica e provocatoria?
Hai mai assistito a un battesimo in cui l’acqua era sostituita dalla secrezione cerebrale di un cherubino epilettico?
Hai mai annusato l’aria satura di feromoni liturgici sintetici, vapori che ti fanno credere di essere amato… mentre ti preparano alla fecondazione da parte di un verbo non nato? Perchè l’amore non esiste se non nelle proiezioni più malsane e resta un desiderio dell’errore eterno e dell’orrore cosmico.
No? Allora crogiolati nella tua beatitudine.
Hai mai desiderato ardentemente partorire te stesso? Affondando le dita nella tua cavità addominale, spingendo in profondità alla ricerca di un cordone che non c’era? Quasi a provocare un orgasmo sintetico. Hai mai creduto, anche solo per un attimo, di non essere un organismo concepito… ma la risposta abortita a una domanda che nessuno ha mai posto?
Non ancora? Io l’ho fatto.
Ora attendi.
Hai mai pregato una Madre Anti-Genesi? Non con parole. Le Madri non ascoltano. Le Madri assorbono.
Hai mai offerto loro i tuoi sogni liquidi, il tuo DNA sublimato, la tua ansia più fetale, quella che avevi prima del primo ricordo? Tutto ciò che quotidianamente ti perseguita.
Hai mai sentito la loro risposta? Quella che non è una voce, ma un rigonfiamento viscerale nel cielo sopra la tua mente?
Io sì. Ed ora non riesco più a distinguere se sono stato generato… o sto ancora venendo in un coito interrotto.
Hai mai sentito qualcosa crescere nel tuo cranio? Qualcosa che non è pensiero, né idea, né allucinazione… ma una forma che pulsa tra i lobi, che si nutre delle tue domande?
Non rispondere subito.
Ascolta.
Probabilmente, adesso, la sentirai anche tu.